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Verso Campagnola-Fidentina BSD: serve una scossa per ripartire

La vigilia della 15ª giornata: parola a Simone Dodi, pronto a guidare la difesa


Domani la Fidentina Borgo San Donnino farà visita al Campagnola per la quindicesima giornata d’andata, in una trasferta che, classifica alla mano, potrebbe sembrare semplice, ma che nasconde più di una insidia. I ragazzi di mister Manfredini, giovani e affiatati, occupano il penultimo posto, ma giocano con ritmo e grande intensità.

La Fidentina BSD, invece, arriva da tre sconfitte consecutive dopo le ottime vittorie che avevano rilanciato la squadra nelle zone nobili della classifica. I risultati non rispecchiano del tutto le prestazioni, ma ora c’è bisogno di punti, concretezza e carattere per riprendere la corsa.


A presentare la sfida è Simone Dodi, difensore rientrato da poco dopo un piccolo stop fisico e pronto a guidare una retroguardia chiamata a una prova di grande solidità.


Simone Dodi contende la palla a Barba dell'Agazzanese
Simone Dodi contende la palla a Barba dell'Agazzanese

Simone, tre sconfitte amare, soprattutto col Fiorenzuola e per il primo tempo giocato con l’Agazzanese. Che settimana è stata?

È vero, arriviamo da tre sconfitte che però non rispecchiano fino in fondo ciò che abbiamo messo in campo. Con il Fiorenzuola abbiamo fatto un’ottima partita e anche contro l’Agazzanese il primo tempo non meritavamo certo di chiuderlo in svantaggio. Purtroppo ci sono state anche alcune sviste arbitrali, come il gol dell’1-1 di Ferrara che secondo me era regolare. Dobbiamo entrare in campo tranquilli, seguire ciò che abbiamo preparato in settimana e mantenere le nostre idee, sia se andremo in vantaggio, sia se andremo sotto o se la partita resterà bloccata.

Che partita ti aspetti contro il Campagnola?

Sono una squadra molto simile al Corticella: giovani, hanno grande intensità e saranno aggressivi. A differenza dell’ultima trasferta dobbiamo vincere più duelli e restare molto attenti difensivamente come collettivo. Poi servirà sfruttare le nostre qualità, anche se siamo un po’ limitati a livello di organico per alcune assenze in fase offensiva.

A livello personale sei rientrato da poco dopo più di un mese e mezzo: come stai?

Sono felicissimo di essere tornato titolare. Stare fermo così tanto è stato pesante sia per la forma fisica sia per la voglia di tornare a giocare. Ogni partita ora per me è una dimostrazione che ci possiamo stare, che ce la possiamo giocare con tutti e che posso dare una mano ai compagni come l’anno scorso. Sto lavorando allenamento dopo allenamento per ritrovare la miglior condizione.

Quanto conta la partita di domani anche a livello mentale?

È fondamentale. Serve una svolta nei risultati e anche nel morale, perché perdere - soprattutto nel modo in cui sono arrivate queste sconfitte - pesa. Non dobbiamo cambiare molto rispetto alle ultime prestazioni: serve continuare così, restare sul pezzo, non mollare davanti alle difficoltà e andare oltre anche ai fattori esterni, come qualche episodio arbitrale che ultimamente non è girato a nostro favore.

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